4:03 AM Edit This 0 Comments »
Sono stanca,stanchissima. Pensa quello che ti pare. Ama chi ti pare. Credi a chi ti pare.

Dio in terra, senza nessun rispetto,senza nessuna sensibilità. Cosa amo? Chi amo? Dov'è il mio angelo? lo uccidi, gli permetti di ucciderlo..la presunzione di sapere tutto,di sentire tutto.. messaggero divino? proprio no..oggi è blasfemia. questo mostro non sei tu, e te ne accorgerai come sempre,troppo tardi.. quando io avrò sanguinato fino a non reggermi più sulle gambe.
non capisci.non mi capisci. non ti importa niente delle conseguenze che hanno le tue parole.
le spari, senza cognizione.

io non sono perfetta. non sono senza difetti, senza peccato e senza colpe.
sono spaventata..possessiva, gelosa.. sindrome dell'abbandono, eccessivo attaccamento a te, eccessivo bisogno di attenzioni, quello che ti pare. ma questo nn cambia che mi devi del rispetto, lo devi alla mia persona,ed ai miei sentimenti. non sei dentro di me. non sai cosa provo, non sai il mio dolore cos'è, la mia gioia..il mio amore.ma è inutile, inutili le mie parole, quando è la tua superbia a governarti come un pupazzo, non sei tu. ed io il demonio non lo accetto per amore. non esiste il modo giusto di fare cose sbagliate. torna in te. nonostante le mie ferite, il mio dolore, per te sono qui. e la parte di te che conosce l'amore, lo sa benissimo. non abbiamo più neanche bisogno di parlare. peccato che ora non c'è. non sto dicendo altro, cose che sinceramente hai creduto di essere, e ne stavi male...ora non le vedi,ma le sento io. questo è male, questa è malattia. non possiamo parlare di amore...non è qui. quando riaprirai gli occhi sarò qui ad attenderticome sempre.



L'amore è desiderio che attrae e unisce gli esseri viventi e coscienti in vista di un reciproco bisogno di completamento. La sua natura è paradossale. Nell'amato infatti si cerca contemporaneamente l'identico e il differente, l'altro se stesso e l'individuo diverso da sé, la fusione senza residui e il rafforzamento della propria personalità. Se l'altro non mi somigliasse, se non potessi rispecchiarmi in lui e riconoscere nei suoi pensieri e sentimenti il riflesso dei miei, l'amore non sorgerebbe, ma non potrei amarlo neppure se mi somigliasse troppo, se fosse un mero duplicato, un'eco monotona e ripetitiva di me stesso.

(dal film Via col vento)
RED: Rossella, guardatemi, vi amo più di quanto avrei mai amato qualsiasi donna, vi ho attesa con una pazienza di cui sono stupito.
ROSSELLA: Lasciatemi.
RED: E' un soldato del Sud che vi ama, Rossella, che vuole stringervi tra le sue braccia, che vuol portare con sé il ricordo dei vostri baci. Non importa che mi amiate. Manderete un soldato incontro alla morte con un dolce ricordo. Rossella, baciami! baciami ora!

PRESENTATORE: Per durare l'amore deve rimanere incessantemente in bilico su un pericoloso crinale, rinnovare gli stati di equilibrio. Esso costituisce una delle passioni più potenti e sconvolgenti. E' gioia incostante, che ha bisogno di continue rassicurazioni, espansione di se stessi oltre i vincoli della mortificante quotidianità. Sensazione di crescita, di arricchimento e di liberazione dalla chiusura nel proprio io rattrappito. Insieme però, se non adeguatamente ricambiato, rappresenta anche un tragico fattore di distruzione e di autodistruzione. In rapporto al piacere sessuale, assume il carattere dell'eros, che si manifesta in un mobile gioco di seduzione, in cui ci si sottrae per concedersi e ci si concede per sottrarsi. In termini religiosi infine il cristianesimo ha fatto dell'amore unilaterale e gratuito di Dio per l'uomo, di Gesù che sacrifica la propria vita per la salvezza dell'umanità, la base della fede e, nell'amore dell'uomo per il proprio prossimo, compreso il nemico, il comandamento più grande.

Professore c'è un limite fra amore e passione, e la passione?

Beh, diciamo che l'amore è una passione, se intendiamo per passione l'idea che noi patiamo, cioè soffriamo di qualcosa e che siamo turbati, che c'è una sorta di tempesta dell'animo. Ci sono degli amori naturalmente tempestosi, che sono fatti di questi grandi slanci, rotture, riconciliazioni, e ci sono invece degli amori più tranquilli, che però implicano sempre che l'immaginazione entri in gioco e che noi cambiamo. Cioè l'amore è sostanzialmente una passione trasformatrice: se uno è innamorato di qualcosa, di qualcuno, di qualcuna, non resta mai lo stesso. Il problema è quello che dà a vedere. La seduzione, per esempio, consiste anche nel non dare a vedere questa passione, nel nasconderla, oppure nel rivelarla eccessivamente. Quindi l'amore va visto come questo soffio che ci invade, questa ricerca continua, questa attrazione fatale in alcuni casi, ma anche la nostra volontà spesso di controllarla, per non essere travolti.

Lei non pensa che possa esistere l'amore senza una forma di passione?

Certo, esistono vari tipi di amore, come dicevo prima. Esistono amori che sono come l'acqua cheta e amori che invece sono come una tempesta di mare. Se noi intendiamo però che la passione sia essere coinvolti, amori senza coinvolgimento non esistono, perché bisogna che io mi metta in gioco, che l'altro mi appaia come qualcosa che mi completa, che mi manca, che è oggetto di desiderio e nello stesso tempo mi appaia come un altro me stesso, qualcuno in cui mi specchio. Per questo, come avete visto nella scheda di presentazione, l'amore è un paradosso.

Significa, se guardate a quel ramoscello là, di cui vi dirò il senso fra poco, che l'amore presuppone l'incertezza, ha bisogno di essere continuamente in crisi e rassicurato. Cioè l'amore non coincide col possesso di qualcosa o di qualcuno, l'amore consiste con questa gioia mescolata a incertezza. Quello che vedete è quello che potrei chiamare il ramoscello di Salisburgo. Il romanziere e scrittore francese, Stendhal, che ha scritto un bellissimo libro intitolato Dell'amore, racconta che nelle miniere di salgemma di Salisburgo, in Austria, si mette un ramoscello secco, che dopo qualche mese si infiora di questi splendidi cristalli di sale. E il senso di questo paragone è che per noi una persona che è insignificante, che non vuol dire niente, che non ci dice niente, improvvisamente si riempie di qualità: ci accorgiamo che è bella, che è interessante, che è amabile, ecco però queste inflorescenze, questi cristalli sono molto fragili, possono cadere e quindi se la mia immaginazione attribuisce delle qualità all'essere amato, queste qualità hanno bisogno di essere continuamente rinfocolate, di essere riprese. L'amore è qualche cosa di vivo, è proprio quasi il senso della vita. L'amore esiste perché io lo rinnovo continuamente.
Lei ha detto che l'amore è soprattutto incertezza. Quindi non dà serenità, l'amore non porta serenità?

L'amore è un paradosso, anche questo è stato detto. E quindi l'amore è nello stesso tempo serenità e incertezza, e la serenità vince l'incertezza soltanto perché c'è questo rapporto di assicurazione che l'amore mi dà. Quindi noi abbiamo nell'amore periodi di incertezza e periodi di serenità. Sempre Stendhal, per esempio, in un romanzo che si chiama Il rosso e il nero, racconta di come si può restare sempre innamorati. Se ci si avvicina troppo e si rischia di confonderci con l'essere amato, bisogna fare una bella litigata e poi, magari, "... prendere una scala di notte - dice lui -, salire nella stanza da letto di una signora e riappacificarsi". Se, appunto, si è troppo vicini ci si allontana, se si è troppo lontani ci si avvicina e bisogna trovare questa distanza ottimale come un arco voltaico quando bisogna far scoppiare la scintilla. Questo implica l'amore come mobilità. L'amore è vaghezza, nel senso di una bellezza vaga, vaghe stelle dell'Orsa, qualcosa che si muove.

0 CoMMentS: